lunedì 13 luglio 2009

Strane quadrupedie

Il movimento sui quattro arti è un esercizio che un traceur non può non conoscere. Parte integrante del metodo naturale e del MovNat, adottata dagli allenatori di MMA, praticata fin da bambini, la quadrupedia è un grandioso strumento per sviluppare contemporaneamente gli arti superiori, inferiori ed il tronco, nonchè la coordinazione, la resistenza e la respirazione. Ne esistono di tutti i tipi: all'indietro, sulle scale, del granchio, del ragno (e molte altre ancora). Ma io, oggi, ne ho inventata una tutta mia: la quadrupedia della talpa.


L'acquedotto dei vasi (guardate 'sto piccolo video) è un manufatto interrato di origine Romana, è lungo 3544 metri, parte dalla valle del Noce per arrivare alla porta di S. Alessandro con un dislivello di 70 metri. Il primo uschiolo (accessi all'acquedotto per la manutenzione) è situato alla fine del sentiero dei vasi e vi si accede facilmente.

Il mio allenamento di oggi è consistito in una quadrupedia di 60-70 metri (più il ritorno) all'interno del canale interrato e semiallagato. E' durato circa 15 minuti, mani e piedi nell'acqua fredda e nel fango argilloso, denso e pesante. Stupendo.

All'interno ho potuto apprezzare numerose incrostazioni minerali di svariati colori, muffe e funghi, muschi e residui vegetali. Ho incontrato anche molte creature: rane e salamandre gli unici vertebrati, onischi per i crostacei, zanzarone a rappresentare gli insetti, scolopendre per i chilopodi e, per ultimi ma meglio rappresentati, una caterva di ragni e ragnatele.

Per l'occasione, oggi, ho portato pila da testa e macchina fotografica ma altre volte l'ho fatta al buio totale, senza scarpe e maglietta e, devo dire, è ancora meglio! Affondare mani e piedi nel limo, senza vedere nulla (ma proprio nulla!) e sentire il respiro freddo che viene da lontano è impareggiabile. Si impara a fare affidamento su altri sensi, in modo particolare il tatto, è un esercizio di autocontrollo sotto stress e ci si sporca un sacco!



PS: sulla via del ritorno, non contento, mi sono fermato a fare dei sollevamenti di tronchi e delle piccole arrampicate. Tutto condito dallo scatto in bicicletta per arrivare sul posto e per tornare a casa a fare la doccia.

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