La ricerca sullo scoiattolo europeo (Sciurus vulgaris) mi ha impegnato negli ultimi 14 mesi, sto accumulando il materiale necessario per il lavoro di tesi specialistica in Evoluzione e Biodiversità. Di base catturiamo gli scoiattoli e mettiamo un radiocollare che ci permette di trovarli nel bosco con radio e antenna.
Di solito i periodi di lavoro sono organizzati a blocchi di 7-10 giorni che passiamo (io e gli altri ricercatori) in una foresteria sopra il lago di S. Giacomo di Fraele. Il posto è accogliente, un cucinino elettrico, acqua corrente (non d'inverno), letti a castello, 20 minuti di macchina per arrivare al primo posto dove prenda il cellulare. Insomma: botte da 10 giorni di totale disintossicazione mediatica, aria buona, animali a go-go e un po' di smatto da noia.
Questo tipo di ricerca sul campo, oltre che essere interessante dal punto di vista naturalistico, mi ha permesso di sviluppare alcuni aspetti della vita di un normale di H. sapiens (che è ben diversa dalla vita di ZooUmano che faccio normalmente!).
Ecco un elenco delle attività con cui mi sono intrattenuto nei periodi di campo di questi mesi:
Di solito i periodi di lavoro sono organizzati a blocchi di 7-10 giorni che passiamo (io e gli altri ricercatori) in una foresteria sopra il lago di S. Giacomo di Fraele. Il posto è accogliente, un cucinino elettrico, acqua corrente (non d'inverno), letti a castello, 20 minuti di macchina per arrivare al primo posto dove prenda il cellulare. Insomma: botte da 10 giorni di totale disintossicazione mediatica, aria buona, animali a go-go e un po' di smatto da noia.
Questo tipo di ricerca sul campo, oltre che essere interessante dal punto di vista naturalistico, mi ha permesso di sviluppare alcuni aspetti della vita di un normale di H. sapiens (che è ben diversa dalla vita di ZooUmano che faccio normalmente!).
Ecco un elenco delle attività con cui mi sono intrattenuto nei periodi di campo di questi mesi:
- Marcia, tra le 3 e le 8 ore al giorno, attraverso un bosco fitto come gli aculei di un porcospino. Ogni tanto degenera in una corsa ad ostacoli, molto interessante. D'inverno si traduce in ciaspolate di ore sopra 2 metri di neve.
- Resistenza alle intemperie: quando c'è da chiudere le gabbie perchè piove, vuol dire un paio d'ore inzuppati fradici, la mattina alle 6, a 2000 m. Brrr..
- Allenamento di orientamento. C'è bisogno di sapere sempre dove sono i punti cardinali, in mezzo al bosco, sennò non si trovano le trappole!
- Ottimizzazione rapida del percorso (che nome altisonante che ho scelto, sarà per darmi delle arie). Vagare per un bosco fitto di mughi alla ricerca di uno scoiattolo vuol dire tagliare dritti ma cercando di fare meno fatica possibile.
- Riconoscimento fauna e flora locali. Si spiega da solo. Vantaggio sicuro in caso di guerra civile e/o altri scenari apocalittici.
- Immunizzazione a svariate dipendenze, aumento della resistenza alla noia, alla solitudine (soprattutto in questi giorni che sono stato solo soletto, mai successo di stare da solo così isolato) e ad altre cose molto insidiose.
Ed ecco un videino che romanza tutta la questione (con un pizzico di licenza artistica..)!