- Descrizione: pianta erbcea perenne della famiglia delle Equisetacee, alta 10-30 cm. Produce due tipi di fusto: alcuni fertili, rossicci e senza rami, che spuntano prima e al cui apice si trova una spiga contenente le spore; altri sterili, che crescono al termine della primavera, formati da veri segmenti articolati, da cui spuntano rami sottilissimi.
- Proprietà: tutta la pianta è ricchisima di sostanze minerali, specialmente di silicio e potassio; contiene inoltre una saponina (l'equisetonina), flavonoidi, cui deve l'effetto diuretico, vari acidi organici, resine. Ha proprietà remineralizzanti, diuretiche e depurative, emostatiche e, in applicazione esterna, cicatrizzanti. I risultati migliori si ottengono combinando l'uso esterno (decotti) con quello esterno (applicazioni sulla pelle).
- Indicazioni: una sfilza di impieghi tra i più vari, ma alcuni sono maggiormente interessanti, dal mio punto di vista. Processi degenerativi della pelle, del tessuto connettivo e delle ossa: recenti studi sul ruolo del silicio nell'organismo hanno rivelato che questo oligoelemento si trova nella cute, nelle unghie, nello smalto dei denti, nelle cartilagini, nei legamenti e nelle ossa. In questi tessuti stimola la rigenerazione delle fibre di collagene ed elastina che, con l'età, perdono consistenza ed elasticità. Il silicio favorisce la "ricostruzione" o rigenerazione dei nostri tessuti, perchè è un elemento indispensabile per la sintesi delle fibre di collagene ed elastina (effetto catalizzatore). Il silicio si trova anche nei cereali integrali e nel lievito di birra, ma l'equiseto è il vegetale che contiene la maggior proporzione di silicio organico, ovvero combinato con proteine. Artrosi: (degenerazione della cartilagine delle articolazioni): grazie al suo contenuto di silicio e al suo effetto depurativo, l'equiseto è probabilmente una delle poche medicine veramente efficaci per la cura di questa difficile malattia. Flaccidità mammaria: applicato in impacchi sul seno, rassoda e tonifica i tessuti mammari, effetto che si rafforza bevendo anche il decotto.
- Preparazione e uso: USO INTERNO: Decotto: bollire 40-50 gr di pianta in 1 litro d'acqua per 10 minuti a fuoco lento; berne 3-5 tazze al giorno. Succo fresco della pianta: 3 cucchiai ad ogni pasto. USO ESTERNO: Impacchi: con un decotto un pò più concentrato di quello indicato per uso interno (100-150 gr di pianta in 1 litro d'acqua). Gli impacchi si applicano localmente sulla zona malata. Tamponi nasali: si fanno introducendo nella narice un batuffolo di cotone avvolto in una garza e imbevuto nel decotto concentrato.
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PS: grazie dani per la dritta!