sabato 20 febbraio 2010

Palestra e desiderio

Diventare più forti non significa solo affrontare e sconfiggere alcune paure ma anche resistere alle prorprie debolezze, abbandonare alcuni desideri.
La palestra, dal mio punto di vista, rappresenta la brama di diventare più bravo più rapidamente. Solo in palestra si raggiungono certi livelli e solo con l'attrezzatura giusta si possono imparare alcuni movimenti. La palestra è come lo specchio per un narciso, il suo tesoro e la sua dannazione. Si rischia di scambiare il mezzo per il fine: il parkour è il mezzo per diventare forti e maestri dello spostamento (il fine), viceversa mi sembra che la palestra sia il mezzo per diventare bravi nel parkour (il fine). Ma quest'ultimo è un desiderio che mi sono impegnato ad abbandonare (per quanto mi sia possibile).
Ecco perchè non mi è mai andata a genio l'idea di allenarmi in palestra, tuttavia posso capire che questo tipo di ambiente sia funzionale all'approccio degli studenti più in difficoltà.

Basta, tutto qui.. solo un pensiero fugace che mi piaceva ancorare.

lunedì 1 febbraio 2010

Pianificazione della tracciata

Per prima cosa mi sono comprato delle guide del posto (routard e lonely planet) per una bella infarinatura.
Durante la pianificazione mi sono documentato sui biomi, sulla fauna e la flora locali (almeno un minimo) e sugli animali pericolosi. Ho controllato il clima e le precipitazioni nel periodo di interesse. Inoltre ho deciso il budget e pianificato il suo trasporto: cintura con zip, marsupio da collo e pennarello con vano segreto, uniti ad una carta prepagata postepay. 
Molto importante sono anche i medicinali e le varie vaccinazioni (ho fatto un richiamo del tetano, ho fatto l'anti epatite A e l'anti tifica, ero già coperto contro la polio, la difterite e l'epatite B) e  ho comprato 3 scatole di Malarone (alla modica cifra di 170 €) per quando sarò nelle foreste del Laos (c'è un ceppo particolarmente infido di malaria).
Sarebbe stato carino se avessi studiato un po' di lingua locale, ma non ho avuto la minima voglia, mi affiderò all'inglese. Importantissimo, invece, conoscere almeno la storia contemporanea e la situazione socio-politica e religiosa dei paesi che si visitano e quali sono gli usi e costumi che si discostano dai nostri (per non fare cazzate, insomma).
Ho controllato che i documenti fossero validi (ho rifatto il passaporto) e me ne sono inviato una scansione via e-mail, così da averne sempre una copia pronta. I visti, per questi paesi, si fanno direttamente al confine.
Per la prenotazione del volo mi sono affidato al padre di un amico che ha un'agenzia viaggi: loro trovano offerte decisamente più vantaggiose. Ho fatto un biglietto aperto per 3 mesi (circa 600 €),  quindi parto il 13 febbraio e posso fissare il rientro fino al 13 maggio.
Ecco il piano del mio viaggio, in linea di massima.. Ancora non so se scenderò in Cambogia dal Laos o dalla Thailandia, si vedrà più avanti. Comunque mi aspetto numerose variazioni circostanziali..