giovedì 26 gennaio 2012

ADAPT 2 - The Mortal Kombat

E' passato parecchio dagli ultimi post seri, lo so.. Forse è cambiato il rapporto tra le cose che penso e quelle che reputo sufficientemente interessanti da rendere pubbliche. Forse mi sto allenando un po' di meno e sono assorbito dall'insegnamento. Ad ogni buon conto ora qualcosa di interessante da scrivere c'è: la farò breve, comunque, non ho voglia di perdermi nei dettagli.

-Day 1, Training Day
Attività principali: Presentazione del corso, dei partecipanti e degli istruttori, Parkour Jog, lavoro di gruppo e discussione su storia e definizioni della disciplina, combinazioni e pratica di percorsi, discussione sulla paura e il rischio, tecniche di recupero dagli errori, sessione di allenamento "sfida".
Note: Siamo partiti in 17, tutti validi praticanti, ed in 10 giorni siamo diventati una squadra. E' stato un onore essere seguito da praticamente tutti i lvl3 del mondo. Ho tenuto un pezzo del Parkour Jog, sostanzialmente libera deriva per lo spazio seguendo il leader. La sessione finale è stata tenuta da Chau ed è stata, ovviamente, distruttiva.

-Day 2, Parkour Essence
Attività principali: Breaking jumps e riflessioni in gruppo, discussioni su infortuni e prevenzione, discussione sul condizionamento e sull'allenamento in situazioni "diverse dalla norma".
Note: Ci sono stati proposti 5 movimenti da aprire, tutti decisamente grossi o pericolosi, sono riuscito a portarne a termine solo 2 ed è stato impegnativo, il livello richiesto è molto alto. Dopo la parte sulla rottura dei salti mi sono stortato la caviglia che era già messa male (da un paio di settimane), bestemmie! Come per magia ha cominciato a piovere proprio quando Forrest ci parlava delle opportunità nelle avversità, e via per una sessione sotto l'acqua.



-Day 3, Training Day 2
Attività principali: Creatività ed espressione nel movimento,  discussioni su flessibilità e mobilità, sessione di condizionamento, secondo capitolo di Breaking Jumps con discussione, secondo capitolo di allenamento "sfida".
Note: Molto interessanti le attività sulla creatività. Ci hanno fatto scegliere un salto da aprire e ci hanno dato un'ora per farlo, io non sono riuscito a portare a termine il mio salto. Peccato.

-Day 4 e 5, Coaching Days
Attività: Metodi e stili di coaching, risoluzione imprevisti, programmazione e progressione, sicurezza e spotting, allenare attraverso "la sfida", ADAPT network. Feedback personali di fine corso.
Note: Attività svolte indoor.

-Weekend, il lungo riposo
Ho passato 30 ore a fare stretching e a mangiare bistecche.

-Assesment Day 1, Physical
Esame fisico, circa 6 ore di estenuanti esercizi e ripetizioni di tutti i tipi, attentamente controllate dai lvl3. Mai fatto niente di più faticoso in vita mia. La maggior parte dei partecipanti non è riuscita a portare a termine la prova. Una prova davvero intensa e completa.
Note: la prova più dura per me è stata correre 5 km in 25 minuti, stavo morendo! Durante una delle ultime prove, 3 minuti di sedia, ho urlato il mio primo vero (verovero) Kiai, l'ho davvero sentito proiettare energia.



-Assesment Day 2, Technical
Ci è stato richiesto di portare a termine una serie di movimenti (tutti i movimenti tipici del parkour più altri). I movimenti venivano selezionati dai lvl3 e i partecipanti avevano qualche minuto per pensare e 3 tentativi. Ogni movimento veniva accuratamente annotato dai coach per calcolare la percentuale finale.
Successivamente ci sono state prove di libera espressione e di esecuzione di percorsi scelti dai coach. Il livello richiesto è stato molto alto, nessuno di noi ha chiuso tutti i movimenti.
Note: il mio livello di energia era bassissimo, mi trascinavo. Ero tutto sbilanciato dal male alla caviglia e i muscoli chiedevano pietà. Non sono rimasto affatto soddisfatto di come ho portato a termine questa parte.

-Assesment Day 3, Coaching
Nella mattinata a turno siamo stati chiamati a tenere una lezione al gruppo e a risolvere i vari problemi che si verificavano (situazioni simulate come incidenti o imprevisti). Successivamente c'è stato un esame scritto su storia, tecnica, sicurezza e altro.
Note: Ho pianificato la mia sessione con Martin (streetmovement.dk) in 2 minuti e l'imprevisto è stato che lui non si è presentato all'inizio della sessione! Non ci si può fidare dei propri collaboratori, al giorno d'oggi!

...

In generale è stata davvero una prova del fuoco, 10 giorni di combattimenti mortali tra la voglia di fare bene e l'esigenza di permettere al corpo di recuperare.. l'intera sessione è stata sul filo del rasoio, mantenere un livello così intenso per un periodo prolungato può essere un azzardo per chi non è perfettamente preparato. Molti di noi hanno sofferto infortuni (soprattutto da usura) e non hanno potuto completare la sessione. Anche il freddo intenso cui siamo stati esposti per 8 ore al giorno per 10 giorni non ha certo giovato all'efficienza dei nostri muscoli sfibrati!
C'è da aggiungere che noi non abbiamo avuto i due mesi di preparazione che sono previsti per le future sessioni. Noi siamo stati gettati in pasto ai leoni, passando da 5 giorni di corso pesante a 3 giorni di esami massacranti e senza avere la possibilità di allenarci in maniera specifica. In futuro, corso ed esami saranno separati da 2 mesi di tempo per prepararsi opportunamente. Tuttavia aver affrontato la sessione pilota senza una preparazione particolare è stata una sfida ancor più interessante, poichè può confermare la bontà del mio normale regime di allenamento e della mia preparazione tecnica (e, viceversa, portare alla luce tutte le aree di problematicità, che poi sono state soprattutto nella tecnica).
Vorrei invitare tutti coloro che insegnano o che intendono farlo a riflettere su quali sono i requisiti che gli stessi fondatori ci indicano come necessari per intraprendere questa strada. Sono molto contento che il livello richiesto sia stato così alto, confido che in futuro aiuterà a mantenere alta anche la qualità degli istruttori in tutto il mondo.
E' stato molto interessante anche passare così tanto tempo con validissimi praticanti ed insegnanti da tutto il mondo, spero che in futuro il network di ADAPTati cresca forte ed unito e che riesca a mantenere la disciplina il più vicino possibile alla sua forma originale.



Un grazie enorme va a Blane e a Shirley che mi hanno ospitato per tutto il tempo!


PS: sono ancora in attesa del certificato ufficiale da parkourUK, forse ci sarà anche una sorta di report personalizzato (erano anni che non aspettavo la pagella ;)).

sabato 7 gennaio 2012

New Tech

Niente apps per iPhone, due esercizi che sfruttano la tecnologia altrui!

1_ Double Laser Jump: 
Il cancello a fotocellula sotto casa si apre e si chiude come una porta normale, non a scorrimento. E' composto da due ante larghe circa 1,5m ciascuna. C'è la possibilità di farne aprire e chiudere una sola al posto che entrambe e la velocità di chiusura è abbastanza alta. Le fotocellule sono mal disposte per inserirsi nel corridoio di ingresso del palazzo: sono ad una distanza di circa 1,8m e ad un altezza di circa 80-90cm.
Nel momento in cui metà cancello comincia a chiudersi (chiudendosi si avvicina) bisogna saltare la prima fotocellula, compiere un rapido passo laterale per passare tra le ante che si chiudono e poi saltare la seconda fotocellula. Se il cancello finisce di chiudersi, la ripetizione è stata buona.
Variante Light Saber:
La variazione più difficile che ho sbloccato finora.. L'inizio è quello del Double Laser Jump ma al posto del secondo salto si rotola sotto la fotocellula e, appena superata, si spicca un salto per tornare indietro. La ripetizione è buona se si riesce a toccare il cancello prima che si chiuda.

2_ Polifemo
Un grande esercizio, se scrivessi tutti i pro di questa prova finirei domani, quindi provatelo e capirete da soli!
Il nemico è un sensore di movimento con alogena integrata, una di quelle cosine che quando camminate in un vicolo buio, improvvisamente vi illuminano a giorno. Beh, io ne ho trovata una che mi sembra essere questa qui.



L'obiettivo è semplice, attraversare l'area del sensore senza far accendere la luce.
Cose che bisogna sapere:

  • questo genere di sensore rileva i raggi infrarossi passivi (PIR). In altre parole reagisce alle rapide variazioni nell'irradiazione di calore, come quelle generate dal movimento di una persona
  • diversi modelli hanno diversi range di rilevamento, dai 100° ai 360°
  • molti hanno anche un sensore anti intrusione che rileva il movimento direttamente sotto al sensore
  • i movimenti che procedono trasversalmente rispetto al sensore vengono rilevati più facilmente rispetto ai movimenti che procedono frontalmente
  • maggiore è l'altezza del sensore maggiore è l'area di rilevamento, ma si abbassa la sensibilità
Al momento (è un paio di mesi che sto lavorando su Polifemo, avrò fatto solo 2 o 3 sessioni) sono riuscito solo a penetrare circa metà dell'area del sensore ma non sono ancora riuscito ad attraversarla incolume. Sostanzialmente se si procede così lentamente da simulare una naturale variazione ambientale degli infrarossi freghiamo il sensore. Il problema è che bisogna procedere dannatamente piano. Oggi sono arrivato al punto più vicino al sensore mai raggiunto, ho percorso circa 1 metro e mezzo in qualcosa come 3 minuti, ovvero procedendo ad una velocità di circa 0,0083m/s.
Consigli: bisogna rilassarsi, tensioni muscolari inutili stancano. E poi con la musica è più facile tenere il ritmo. Occhio che, anche se la velocità angolare della coscia e del piede è la stessa, il piede si muove molto più velocemente!

Buon allenamento..